Dieci anni fa in Francia veniva approvata la riforma dell’orario di lavoro con l’introduzione delle 35 ore al termine di una battaglia sindacale all’insegna del "lavorare meno, lavorare tutti". Una battaglia che ormai sembra lontana nel tempo e ancor più lontana nelle condizioni. Nessun Paese ha seguito la Francia in questo esperimento e anzi negli ultimi anni si sono accentuati, per esempio in Germania, gli interventi e gli accordi sindacali all’insegna di un motto esattamente contrario "lavorare di più, lavorare tutti". Questo cambiamento di scenario è anche alla base della positiva volontà del nuovo Governo di avviare un processo di detassazione degli straordinari. E non ha alla sua radice solo la necessità di migliorare la flessibilità delle aziende di fronte alla sempre più agguerrita competizione internazionale e insieme di offrire maggiori opportunità di guadagno. C’è anche la costruttiva volontà di accrescere la partecipazione dei lavoratori alle sorti dell’impresa: considerando il lavoro come un’opportunità per rafforzare, attraverso ogni singola impresa, l’intera economia.
Pubblicato (senza firma) sul Sole-24 Ore del 21 maggio