A proposito di pensioni d’oro ed esodati

E’ bastata una domanda (imprecisa) al ministro del Lavoro Giuliano Poletti per scatenare una tempesta in un bicchiere d’acqua. La domanda era nell’intervista di Enrico Marro al ministro pubblicata sul Corriere della Sera di domenica: ” Ministro, lei è favorevole o contrario a un contributo di solidarietà sulle pensioni alte?” La domanda era come minimo imprecisa perchè il contributo “di solidarietà” esiste già ed è stato introdotto con l’ultima legge di stabilità. E questo nonostante che un precedente intervento di questo tipo, varato a suo tempo dal Governo Monti, fosse stato bocciato e quindi annullato dalla Corte costituzionale per il suo carattere discriminatorio. Ma di questi fatti la domanda del giornalista e la risposta del ministro non sembrano tener conto tanto che l’argomento ha avuto il risalto del titolo in prima pagina e ha dato fiato alle polemiche che si sono susseguite su tutti i giornali. Se mi posso permettere la domanda corretta avrebbe dovuto essere: “Ministro, Lei è favorevole a rendere permanente e magari anche più pesante oppure ad estendere l’attuale contributo di solidarietà sulle pensioni più alte?”
Allo stesso modo non si tiene conto del fatto che in senso stretto il problema degli esodati, nato con la riforma Fornero, non esiste praticamente più: sono trascorsi quasi tre anni e coloro che avevano visto procrastinare la loro finestra di uscita l’hanno in gran parte ormai raggiunta. A meno che non si parli di esodati per indicare coloro che perdono o perderanno il lavoro in un’età prossima alla pensione, ma allora per chiarezza bisognerebbe usare un altro termine: per esempio, “disoccupati diversamente giovani”, oppure elegantemente “over 60”.

  • amedeo |

    Si legge sempre più spesso xhe il problema esodati non esiste più.Sono nato il 28-03-51,licenziamento collettivo,altro che articolo 18,a Giugno 2009,maturazione requisiti,pre Fornero,Gennaio 2014, decorrenza pensione Febbraio 2015.Mi dite cosa sono:esodato,disoccupato,trombato.

  • Alessandra |

    Se il problema esodati ” non esiste più” come é che ogni anno il Governo si deve inventare il finanziamento per coprire il VUOTO REDDITUALE che ancora subiscono e subiranno gli esodati ANTE SACCONI? ( la Fornero non li ha inventati. Li ha peggiorati) Siamo cittadini italiani che hanno stupidamente firmato un accordo di esodo con azienda e sindacati pensando di aver a che fare con gente onesta. Ingenui e creduloni. E questo è il risultato. 10 mesi senza slcun supporto economico. Lei , mister “il problema non esiste più” riesce a camparci senza sttipendio per un anno?

  • enzo |

    Bisognerebbe smetterla di pensare che tutti i mali del nostro paese possano essere guariti attaccando i pensionati, ovvero coloro che legittimamente hanno fatto la scelta di abbandonare il lavoro e di contare su una pensione che, poca o tanta che fosse, gli consentisse di realizzare dei progetti che per tanto tempo hanno dovuto lasciare nel cassetto.Bisogna avere il coraggio di dire che quel contributo di solidarietà è una tassa occulta e che, se è necessaria, per giustizia ed equità sociale va applicata a tutti i cittadini, e non solo ai pensionati, sulla base della capacità contributiva di ciascuno. Se lo Stato vuole essere credibile non può, come viene ora paventato, rimettere in discussione gli importi pensionistici già assegnati ricalcolandoli con altri criteri. Questo non è un atteggiamento di uno stato di diritto, civile e democratico. Ci si può fidare di chi si comporta in questo modo?

  • paola |

    non è la prima volta che leggo che “il problema esodati non esiste più”. Io pur rientrando nella seconda salvaguardia, come attestato dal Ministero del Lavoro che ha accolto la mia domanda, ho visto negato dall’INPDAP il diritto a ricevere la pensione in quanto “non maturo la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2015”. Per la precisione l’ho maturata il 18 gennaio 2015. Senza la riforma Fornero avrei tranquillamente percepito la mia pensione a decorrere dal 19 gennaio 2015; con la riforma Fornero non ne ho la più pallida idea, anche perché volendo arrivare alla ambita mèta della pensione dovrei continuare a versare i contributi volontari, sforzo economicamente esagerato per chi, come me, ormai non ha più un lavoro. Secondo voi io chi sono?

  • Secondo B. |

    Il contributo di solidarietà esiste già con la legge n.214/2011 e per noi ex dipendenti ENEL è e sarà in vigore dal 1°gennaio 2012 al 31 dicembre 2017.Il contributo si applica a pensioni a 5 volte il trattamento minimo ( a giugno 2012 480,53 €) quindi per una pensione lorda maggiore di € 2402,65! è variabile a secondo dell’anzianità contributiva. Nel mio caso, oltre 25 anni, pari all’1%… Confermo in toto l’articolo di G.Fabi e grazie per averlo ricodato

  Post Precedente
Post Successivo