I libri di galateo hanno scritto la storia della società. Ma in gran parte appartengono al passato. Ma ora c’è un galateo su misura per il business e la globalità. “L’abbigliamento racconta molto di una persona e questa sua capacità andrebbe sfruttata meglio, lasciate che l’abito racconti la storia scritta da voi, non permettetegli di tradire i vostri pensieri”. È questa una delle tante “istruzioni per l’uso” che Sibyl von der Schulenburg ha disseminato nel suo ultimo libro “International Business Etiquette” (Golem Edizioni, pagg. 192, €18), un libro che è insieme il racconto di un’esperienza, un manuale di comportamento a livello internazionale, una raccolta di consigli pratici per muoversi nel mondo dell’economia e degli affari.
Figlia di due scrittori tedeschi, Sibyl von der Schulenburg è cresciuta bilingue e multiculturale ne Canton Ticino, ha studiato per diversi anni in Italia dove ha conseguito una laurea in giurisprudenza e una specializzazione in contratti internazionali. Ha viaggiato in lungo e in largo ai quattro angoli del mondo, soprattutto nelle aree dove sono più sviluppati i rapporti di affari delle aziende italiane come il Giappone e l’Estremo Oriente. Questo libro è quindi la sintesi di un’esperienza di vita in una prospettiva in cui i rapporti umani sono sempre al primo posto.
Come sottolinea Matilde Marandola, Presidente Nazionale Aidp – Associazione Italiana per la Direzione del Personale, nella sua introduzione: “l’ascolto, il lavoro di gruppo e la consapevolezza di sé saranno sicuramente i fari della nostra navigazione così come scopriremo nella lettura di questo intelligente e garbato testo. Un vero e proprio excursus nelle dinamiche quotidiane della vita lavorativa e, ad ogni lettore, viene data la possibilità di immedesimarsi e riconoscersi negli episodi raccontati dalla scrittrice. L’autrice utilizza l’espediente delle ‘’pillole’’ con cui, dopo aver descritto con minuzia esperienze professionali maturate in 20 anni tra l’Italia e l’estero, riesce ad uscire dalla propria prospettiva per regalare al lettore parti della sua esistenza”.
Non si tratta solo di un galateo, di regole pratiche per non fare gaffe con interlocutori che hanno diverse abitudini e comportamenti particolari. Si tratta soprattutto di rendere costruttivi gli incontri, al di là della formalità necessaria per gli ambiti di lavoro.
“Spesso – precisa Sibyl von der Schulenburg – tendiamo a sottovalutare la cultura e le abitudini delle persone che incontriamo, dal vivo o virtualmente, per lavoro. Alcuni comportamenti o atteggiamenti errati, però, rischiano di compromettere una trattativa commerciale o l’esito di un colloquio di selezione perché non consoni ai costumi di un certo paese. Nel corso della mia carriera ho viaggiato tra Oriente e Occidente e ho rilevato una serie di differenze (a volte quasi impercettibili, a volte abissali) che, in un presente che è sempre più globale e connesso, non possono essere trascurate, se non si vuole correre il rischio di veder sfumare un affare. Così come tutte le competenze, anche il galateo degli affari si può apprendere, occorre soltanto avere a disposizione gli strumenti giusti per farlo. International Business Etiquette è proprio uno di questi”.
Ed è significativo che un posto di primo piano in questo itinerario sia riservato ad una importante riflessione sull’etica. Un’etica che non è solo il rispetto della legalità o una formale adesione alle regole di comportamento, ma che coinvolge i valori morali più condivisi nella complessità dell’agire all’interno e all’esterno delle aziende.