Libri/Fare più figli

Angela_2 Piero Angela, nei suoi innumerevoli programmi televisivi così come nei suoi libri, ha sempre dato prova di una grande capacità di divulgazione con una competenza che nasce da un attento e scrupoloso lavoro di analisi e di ricerca. E proprio nell’ottica della divulgazione con questo libro (Perché dobbiamo fare più figli) scritto in collaborazione con Lorenzo Pinna, Angela ha cercato di affrontare soprattutto una sfida culturale. Per decenni il dibattito sulla demografia in Italia è stato infatti soffocato da due pesanti condizionamenti ideologici: da una parte il rifiuto di qualunque politica di promozione delle nascite che potesse in qualche modo ricordare la propaganda del ventennio, dall’altra l’accettazione acritica delle teoria secondo cui i mali della terra, dall’inquinamento ambientale ai prezzi del petrolio, devono essere combattuti frenando la crescita demografica, per di più anche nei casi, come in Italia, in cui questa crescita non c’è.
Una ripresa demografica in Italia sarebbe invece a questo punto più una soluzione che un problema anche perché ormai da anni il numero di figli per donna è tra i più bassi al mondo e non è più in grado di garantire nemmeno il semplice mantenimento dei livelli di popolazione. Ma a questo si aggiunge che sta crescendo il peso delle classi più anziane della popolazione, e quindi i pensionati, che vedono fortunatamente allungarsi la loro speranza di vita, ma con un progressivo incremento dei costi per le pensioni e la sanità. E non è pensabile che i vuoti di popolazione vengano colmati da una immigrazione che già ora ha raggiunto quota quattro milioni: «Occorrerebbero addirittura due milioni di immigrati l’anno – scrive Piero Angela citando uno studio dell’Onu – per compensare la perdita di giovani e mantenere inalterate le proporzioni tra le varie classi di età».
Ma oltre a presentare dati, tabelle e grafici di grande interesse e oltre a sottolineare il valore economico di una società che sappia costruire il proprio futuro anche con la volontà di "fare" più figli, il valore aggiunto del libro di Piero Angela sta nel cogliere fino in fondo il significato personale e sociale della maternità. «Un’esperienza straordinaria. I figli – scrive – riempiono una vita, diventano il centro di tutto: delle emozioni, dell’amore, della dedizione». Anche per questo le donne italiane vorrebbero avere più figli, ma si fermano di fronte alla difficoltà reali anche per la mancanza di una vera politica di sostegno alla famiglia: al contrario di quanto avviene in Francia dove esistono assegni diretti, quozienti familiari e diversificate iniziative di carattere sociale.
Nel suo percorso attorno al pianeta demografia Piero Angela sottolinea così tutti gli aspetti negativi della bassa natalità e dimostra la necessità di una svolta, anche affrontando i temi dell’energia e dell’istruzione: due ambiti su cui l’Italia deve compiere forti salti di qualità.

Pubblicato sul Sole 24 Ore del 4 giugno 2008

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    S.P.Q.R. il senato e il popolo
    quasi rovinato
    LE CAPANNE DEI MASAI
    Vive in Africa ed è di pelle nero,
    un popol di pastor di vacche , fiero
    tanto che se ruggiti ode in savana ,
    sol con la lancia la questione appiana.
    .
    E beve sangue e latte e quando figlia
    qualcun di lor, gli fanno una capanna
    con quattro frasche e con un po’ di canna
    ed ecco bell’e fatta la famiglia.
    .
    Quando studiavo all’Università
    nella fiera Milan che alla riscossa
    riuscì a cacciar perfino il Barbarossa,
    questo problema esisteva di già
    .
    Che i miei compagni mai non si sposava
    perchè una casa due vite costava ,
    due vite spese tutte a lavorare
    senza dormir nè bere nè mangiare.
    .
    mentre la pillola anticoncezionale,
    ingannava la vita “naturale”
    e i ragazzi viveva i loro amori
    restando sul groppone ai genitori.
    .
    Voi dovete saper che ogni provincia
    ha collegi di geometri e ingegneri
    che calcolare sanno arcibenone
    quanto costa trar su un’abitazione
    e di questo io credo van ‘si fieri
    che ogni dì fanno l’indice di ieri.
    .
    Oggi il millenio terzo ha avuto inizio
    e ho fatto un po’di calcoli per sfizio.
    Ne risulta con mia preoccupazione,
    che il prezzo che si paga pel mattone
    è di sei volte quel di costruzione.
    .
    E pur oggi a giocar questa partita
    ci voglion cinque lustri di una vita.
    Venticinquanni di lavor patire
    senza mangiar nè bere nè dormire.
    .
    E non v’ha discussion ch’è meno lasso
    trarre su l’ossa e bere e andare a spasso.
    Ribadisco che è meno faticoso
    che fare figli con il proprio sposo.
    .
    E mezza vita ti tocca impiegare
    se tu ti vuoi d’un mutuo caricare,
    e mezza vita ancor va di diritto
    se scegli d’abitar con un affitto.
    .
    Solo le banche dunque a nozze vanno,
    di sane istituzioni un bel congresso,
    con color che palazzi e quartier fanno
    e con quei che gli avallano il permesso.
    Dice una scienza,la demografia,
    che conta quanti morti e quanti nati
    ce so’ in un anno nella Patria mia
    e fà il saldo de quanti so’ restati
    .
    che negli Stati Uniti son venuti
    ben dieci bimbi al mondo e pare strano,
    contro un piccino sol , detto italiano.
    Guarda un poco di quanto siam cresciuti.
    .
    Considerato ciò , che ce ne importa
    che i nostri direttori ,cervei fini,
    abbiano favorito i clandestini.
    Quando manca una merce la si importa!
    .
    Bisognerà veder se nei gommoni
    c’è materiale adatto a far nazioni.
    .
    O Padri della Patria,o Santi Lari
    guardate ben che questo è un punto duro:
    se non facciamo case popolari,
    non avrem cittadini pel futuro.
    .
    Sento già chi mi dice che il governo
    stanziò mezzo miliardo di recente
    per fare tosto senza alcun ritardo
    le case popolari per la gente.
    .
    Impressionante no? Ma fatti i conti
    e dividendo per tutti i comuni
    il risultato non mi fà contento
    perchè è sessantamilaecinquecento
    che non basta per un appartamento.
    .
    E meno mal ,mi disse la comare,
    che questo era un governo popolare.
    .
    Diceva Churchill agli angli cittadini
    che il meglio affar cui riusciva a pensare
    era il mettere latte nei bambini:
    ci pensi sopra chi vuol meditare.
    .
    Fate qualcosa dunque o Padri Santi
    o si dira’ che a dipanar l’imbroglio,
    lo starnazzar dell’oche in Campidoglio
    fece meglio ai Roman che i governanti.
    .
    Quanto a me,sono triste,triste assai…
    Davvero non vorrei far come chiusa,
    di comprarmi un gommone a Lampedusa
    e sperar che mi vogliano i Masai.
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